Cerca
Close this search box.

GERMANIA | Ecco gli eventi di gennaio 2019 dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera

L’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera ha inviato l’elenco delle manifestazioni culturali di gennaio 2019. Eccole nel dettaglio:

Leonardo 500 – ciclo di conferenze in occasione del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci

500 anni fa Leonardo da Vinci moriva in Francia, il 2 maggio del 1519, all’età di 67 anni. I suoi lavori come artista, teorico dell’arte, scienziato, inventore e ingegnere, i miti che circondano la sua persona ancora oggi ci affascinano e rappresentano per noi una vera e propria sfida. Le quattro conferenze ruotano intorno ad aspetti centrali delle sue opere e alla sua fama, con particolare attenzione al dipinto „Salvator mundi“, con un intervento di Robert Simon, commerciante d’arte, che ha messo all’asta il dipinto. Luogo della manifestazione: Zentralinstitut für Kunstgeschichte, Katharina-von-Bora-Str. 10, 80333 Monaco di Baviera, Aula 242, 2. piano.

 

Mercoledì 16 gennaio 2019, ore 18.15

Prof. Alessandro Nova, Firenze: Immaginazione e realtà. I paesaggi di Leonardo tra il Verrocchio e il Pollaiolo

Alessandro Nova è Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut dal 2006. Precedentemente è stato docente di Storia dell’arte italiana del Rinascimento presso l’Università di Francoforte sul Meno (1994-2006) e la Stanford University (1988-1994). Ha studiato Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e Storia dell’Arte alla Courtauld Institute of Art a Londra, dove ha svolto il dottorato (1982). Nel 1986 svolge il dottorato presso l’Università di Milano. Ha ottenuto borse di studio presso Alexander von Humboldt-Stiftung (1985/86, 1989), J. Paul Getty Foundation (1986/87) Institute for Advanced Study a Princeton (1992–1994). Ha insegnato presso l’Università Humboldt a Berlino, l’École des Hautes Études en Sciences Sociales – CEHTA a Parigi e presso altre istituzioni internazionali. Specializzatosi nella cultura del XVI secolo, ha pubblicato numerosi articoli in importanti riviste d’arte a livello internazionale. Il suo centro di interessi abbraccia tra l’altro meta-temi come la teoria e la percezione dell’arte e questioni metodologiche riguardanti la disciplina “storia dell’arte”. È autore dei seguenti libri: Michelangelo, Architetto (1984), The artistic patronage of Pope Julius III (1988), Girolamo Romanino (1994), Il libro del vento: rappresentare l’invisibile (2007), Bild/Sprachen. Kunst und visuelle Kultur in der italienischen Renaissance (2014). È coeditore e coautore dell’edizione tedesca commentata e riveduta in 45 volumi della Vita di Giorgio Vasari (2004-2015).

 

Mercoledì 30 gennaio 2019, ore 18.15

Prof. Frank Fehrenbach, Amburgo: Leonardo da Vinci: impetus delle immagini

Leonardo è stato il primo studioso che abbia elaborato una teoria esaustiva della natura fondata sulle immagini. I suoi concetti portanti furono la forza (impetus) e l’intensità. La produzione iconica riguardante la persona non prosegue semplicemente i processi naturali, ma diviene a sua volta artefice di un’ampia dinamica di trasformazione biologica e culturale.

Il Prof. Frank Fehrenbach dal 2013 è docente presso l’Università di Amburgo, dal 2018 dirige la sezione „Immagini della natura“. Attualmente è uno dei portavoce del collegio di ricerca “Immaginario della forza”.

 

Mercoledì 6 febbraio 2019, ore 18.15

Prof. Frank Zöllner: Il Salvator Mundi di Leonardo. La competenza tra mercato d’arte e politica internazionale.

Il Salvator Mundi presentato al pubblico nell’estate del 2011 come opera di Leonardo da Vinci è con ogni probabilità un’opera nata nella bottega dell’artista, e ricollegatesi ad una sua invenzione, ma al cui compimento Leonardo probabilmente ha soltanto collaborato, come confermato indirettamente da alcune fonti.

Con quali strategie è stato posto sul mercato il Salvator Mundi? Quale funzione hanno svolto gli esperti d’arte, i musei e i (social) media? Alle domande risonderà Frank Zöllner, che affronterà anche altri temi centrali: il ruolo dei restauratori dell’immagine, i cui interventi, a tutt’oggi, non sono stati sufficientemente documentati e lo status di opera d’arte eccelsa nel contesto di strategie politiche.

Prof. Frank Zöllner

Nato a Brema nel 1956; dal 1983 al 1985 Borsa di studio Aby-Warburg a Londra, The Warburg Institute; 1987 Dottorato presso l’Università di Amburgo con una tesi sul tema ‘Le proporzioni in Vitruvio’; dal 1988 al 1992 assistente scientifico, Bibliotheca Hertziana, Roma; 1995 abilitazione presso l’Università di Marburg con una tesi su ‘Espressione e movimento in Leonardo da Vinci’; dal 1996: Docente di Storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università di Lipsia e Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte. Temi centrali della sua ricerca: arte e teoria dell’arte del Rinascimento, Leonardo da Vinci, Aby Warburg e la scuola di Lipsia.

 

Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 18.15

Robert Simon, New York: Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci. Cronaca di una scoperta

Nel novembre del 2017 il Salvator Mundi di Leonardo fu venduto all’asta per 450 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato prima per un’opera d’arte. Lo spettacolare ritrovamento aveva oscurato il significato storico-artistico del dipinto e aveva dato adito a speculazioni riguardo alla paternità dell’opera, alle sue origini e alla sua provenienza.

Robert Simon, storico e commerciante d’arte, uno degli scopritori del dipinto, racconterà del viaggio dell’opera dalla collezione del re Carlo I all’oscurità di una casa d’asta in Louisiana, delle ricerche e del restauro che ne sancirono l’autenticità.

Ingresso libero

Ad accompagnare il ciclo di conferenze avrà luogo, presso il Zentralinstitut für Kunstgeschichte, una mostra di testi e immagini a stampa, che, a partire dal XVI secolo, documentano la diffusione delle idee, delle opere e del mito di Leonardo.

 

Mostra “Leonardo da Vinci in frühen Drucken”, 16 gennaio – 15 marzo 2019

Luogo della manifestazione: Zentralinstitut für Kunstgeschichte, Katharina-von-Bora-Str. 10, 80333 München, Nördlicher Lichthof, I. piano

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00-20.00 Uhr

Ingresso libero – Organizzato da: Zentralinstitut für Kunstgeschichte in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura Monaco di Baviera

 

Domenica 27 gennaio 2019, ore 19:30

“L’Ebreo”

Teatro in lingua italiana

Luogo della manifestazione: Gasteig, Black Box, Rosenheimer Straße 5, 81667 Monaco di Baviera

Roma 1956, in una casa della borghesia, nel Ghetto. Così comincia la rappresentazione teatrale di Gianni Clementi. Dalla fine della Guerra sono trascorsi ormai dieci anni, ma la sensazione del conflitto, nella società, è ancora molto presente. Immacolata e Marcello sono benestanti, e non lo nascondono. Possiedono appartamenti e negozi in una città caratterizzata dalla ricostruzione. Tito è un amico di vecchia data, anche se Immacolata preferisce ignorare la loro comune infanzia trascorsa nella povertà. Infatti la sua ricchezza è giunta all’improvviso, durante il fascismo. E questo lascia un retrogusto amaro, che getta ombre sulle loro anime.

Dopo il grande successo de «Il Nome», «Chi ha paura di Virginia Woolf?», «Il rilegatore Wanninger» e «Napoli per due» ritorna sul palcoscenico del Black Box la compagnia teatrale italiana ProgettoQuindici con la commedia noir di Gianni Clementi «L’Ebreo». Dialoghi pungenti, emozioni, sorprese e rivelazioni.

(ProgettoQuindici e. V., Monaco di Baviera)

Ingresso: € 12,–; € 18,–

Prevendite: München Ticket o altre prevendite

Organizzato da ProgettoQuindici e. V., Monaco di Baviera in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura Monaco di Baviera