Cerca
Close this search box.

STATI UNITI | Vincenzo Arcobelli, presidente C.T.I.M.: «Qui Dallas, nessuno dimentichi le comunità. Ecco la nuova sfida»

Ecco l’editoriale di Vincenzo Arcobelli, presidente del Comitato Tricolore Italiani nel Mondo, sul magazine online “Prima di tutto italiani” in occasione dei cinquant’anni del C.T.I.M.

È per me motivo di grande orgoglio e responsabilità il poter celebrare, da Presidente, il cinquantesimo del Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo.È la storia di un’organizzazione che ha saputo essere presente da protagonista, con impegno e dedizione, nelle battaglie per l’affermazione dei diritti delle comunità italiane in ogni continente: cinquant’anni di storia al fianco dei nostri connazionali all’estero, ispirate dalle idee e dallo spirito del nostro fondatore Mirko Tremaglia, il cui insegnamento va trasmesso e attualizzato, indirizzando sforzi ed energie per le nuove sfide che ci attendono.

Noi che viviamo all’estero sappiamo bene che, tanto più oggi, non è facile mantenere vive e attive le associazioni culturali e di emigrazione: i giovani hanno altre necessità e forse, ahimè, non vi sono le spinte ideali di un tempo. Ecco perché vanno ancor più ringraziati e apprezzati i tanti delegati del Ctim, artefici da decenni di attività ed eventi tesi ad amalgamare la comunità, a rinsaldarne i legami, a promuovere la lingua e la cultura Italiana, che sono esempi viventi per le future generazioni in termini di idee, capacità e vivacità.

Negli ultimi anni, anche oltreoceano, abbiamo saputo tessere un filo di continuità con la storia e il futuro: mi riferisco ad esempio all’organizzazione delle iniziative per riunire gli imprenditori ed i ricercatori italiani nel mondo, all’ impegno costante per salvaguardare la via ed il monumento di Balbo a Chicago, la celebrazione del Columbus day, simbolo e festività che onora il contributo degli Italiani in terra d’America, come dichiarato dal presidente statunitense Trump.

Tutto ciò ci deve far sperare, ma non basta: bisogna anche adoperarsi, pur nella limitatezza dei mezzi e delle nostre risorse, a favore delle comunità che si trovano in difficoltà, come quella italo-venezuelana, che meriterebbe ben più attenzione e aiuto concreto da parte delle autorità governative e dal mondo associativo e politico.

La nostra organizzazione che, come precisa lo statuto, non ha scopo di lucro, ma di assistenza, solidarietà e patriottismo, opera come associazione apartitica che collabora da sempre con tutti coloro che vogliono fare del bene alla nostra Nazione ed ai Connazionalisparsi nel mondo.

Ci aspettano ancora tante battaglie da combattere e altrettanti obiettivi da raggiungere, quali ad esempio il diritto al riacquisto della cittadinanza italiana per tanti cha all’estero l’hanno perduta né per scelta né per colpa; o ancora l’affermazione della vera parità dei diritti tra italiani in Patria e connazionali all’estero, ancora in parte discriminati da leggi che segnano un vulnus al principio costituzionale di uguaglianza, come nel caso dell’Imu o della legge elettorale.

Ancora una volta, assieme ai dirigenti, ai delegati, agli iscritti, simpatizzanti ed amici del Ctim, siamo a dire e ricordare che vince sempre chi più crede. Viva il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo! Viva l’Italia!