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LIBANO | A Beirut l’inaugurazione del Castello di Terra a Sidone con l’Ambasciatore Bombardiere

Beirut, 12 ottobre 2021 L’Ambasciatrice d’Italia Nicoletta Bombardiere, il Ministro della Cultura Mohamad Wissam El Mortada, e la Direttrice dell’Ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a Beirut, Alessandra Piermattei, hanno inaugurato il Castello di Terra a Sidone. A conclusione dei lavori di restauro e riqualificazione dell’area, realizzati con il contributo del Governo italiano, per 650.000 Euro, il sito è stato consegnato alla DGA.

Il progetto di restauro del Castello di Terra e dell’area circostante si inserisce nel più ampio programma “Cultural Heritage Development” (CHUD), che vede la Cooperazione Italiana il principale finanziatore per i progetti di restauro. Obiettivo delle iniziative, realizzate e in corso in diverse aree del Paese, dal programma CHUD non è solo quello di salvaguardare le vestigia di un patrimonio millenario unico al mondo, ma è soprattutto quello di farne poli di attrazione turistica, di sviluppo socioeconomico e di riqualificazione urbana. Spingendo, così, i cittadini a riappropriarsene e a trasformare il loro patrimonio storico in un volano di sviluppo economico sostenibile.

Nel corso dell’evento, l’Ambasciatrice d’Italia in Libano ha sottolineato che “Il Libano è un Paese con una grande storia chiamato oggi ad affrontare grandi sfide e difficoltà. La ricchezza e la valorizzazione del suo patrimonio culturale possono essere una delle armi per vincere queste sfide. Un settore, come molti altri, che vede l’Italia impegnata da sempre a fianco del Paese dei Cedri per la costruzione di un futuro disviluppo e di crescita sostenibile.”   

Il Castello di Terra di Sidone come appare oggi è stato modificato nel corso dei secoli, ed ha inglobato parte delle strutture antiche come un corridoio del teatro romano. Il sito considerato un parco archeologico urbano diventerà un luogo culturale aperto alla cittadinanza di Sidone.

L’AICS Beirut ha realizzato, con il CDR e la DGA, l’intervento per il restauro e la valorizzazione del monumento e dell’area circostante, il progetto ha capitalizzato le competenze italiane per la conservazione dei Beni Culturali. Prima di tutto è stato effettuato il rilievo delle strutture restanti e la diagnosi strutturale e costruttiva degli edifici storici del castello e dintorni. Sulla base dei risultati di questa analisi è stato definito l’intervento in tutta l’area interessata. Sono stati realizzati i lavori di restauro, consolidamento e conservazione delle principali strutture di epoca romana e medievale, come parte del corridoio del teatro romano inglobato nel castello, le due torri rimaste e le mura perimetrali. Infine, l’intera area è stata ripulita e chiusa con un muro di cemento e recinzioni e sono stati realizzati un nuovo ingresso, una biglietteria, servizi per i visitatori.

Nella stessa giornata è stato visitato il cantiere di restauro e riqualificazione del Khan El Echle, progetto e lavori finanziatati dal Governo Italiano nell’ambito del programma CHUD per un importo di circa 2.000.000 Euro. Il caravanserraglio si trova nel suq tradizionale di Saida, si tratta di un edificio del XVIII secolo che ha subito modifiche e trasformazioni nel corso dei secoli fino ad essere abbandonato.

Considerato il suo valore culturale è storico è oggi in fase di restauro, consolidamento e riqualificazione per diventare un incubatore per l’artigianato con spazi per la formazione, la commercializzazione dei prodotti e aperto al pubblico. La sua sostenibilità, non appena i lavori saranno ultimati, sarà garantita da una Organizzazione della Società Civile di Saida alla quale sarà fornito un Business Plan operativo.