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BELGIO | Bruxelles, oggi la presentazione della seconda edizione del libro sul palazzo di Avenue Legrand

L’Ambasciatrice d’Italia in Belgio Elena Basile ospiterà quest’oggi la presentazione della seconda edizione del volume dedicato alla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia presso il Re dei Belgi, lo storico Palazzo di Avenue Legrand.

Il volume è stato curato da Gaetano Cortese, Ambasciatore d’Italia in Belgio dal 1999 al 2003 ed autore anche della prima edizione. Il libro ripercorre nel dettaglio le relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Belgio, analizzando i più importanti eventi che hanno caratterizzato la storia tra i due Paesi. L’opera si caratterizza tuttavia non solo per l’esaustivo quadro storico-diplomatico, ma soprattutto per l’attenzione dedicata al Palazzo di Avenue Legrand, sede della rappresentanza diplomatica d’Italia a partire dal 1919, dal punto di vista artistico-architettonico.

Esempio dello stile neo-classico, in controcorrente con l’Art Nouveau che al tempo andava per la maggiore, il Palazzo di Avenue Legrand ospita numerosi dipinti e suppellettili che furono portate a Bruxelles dal Castello di Moncalieri. Il libro mostra come il Palazzo di Avenue Legrand sia stato uno strumento essenziale di cui la diplomazia italiana ha potuto usufruire per la promozione politica, economica e culturale del Paese in Belgio. Simbolo della storia comune tra la Casa Reale del Belgio e i Savoia, il Palazzo di Avenue Legrand ha potuto riflettere negli anni l’evoluzione della società e con essa della diplomazia. Il libro nella seconda edizione, con una nutrita raccolta di fotografie d’epoca, nonché istantanee più recenti degli eventi principali, ritrae anche questi cambiamenti mettendo a confronto in una dialettica particolarmente riuscita gli eventi protocollari, più numerosi nel passato, con l’attenzione più recente alla diplomazia pubblica e all’approccio manageriale.

La presentazione sarà inaugurata dall’indirizzo di saluto dell’Ambasciatrice Basile, cui seguiranno l’intervento della Professoressa Emerita Marie-France Renard (Université Saint-Louis di Bruxelles) e dall’Ambasciatore Gaetano Cortese.