Di Sanzo (PD): Col Decreto 36/25 Meloni nega la cittadinanza ai nipoti degli italiani all’estero

Di Sanzo - DG DL Cittadinanza

“Il governo Meloni ci ha riportato indietro, agli anni ’80 quando in Italia non esisteva la doppia cittadinanza.”

 

Lo ha dichiarato Christian Di Sanzo, Deputato PD eletto in Nord e Centro America durante la discussione alla Camera dei Deputati del decreto-legge sulla cittadinanza.

 

“Con il nuovo decreto, le condizioni per gli italiani all’estero per trasmettere la cittadinanza italiana ai propri figli e nipoti sono durissime. Da oggi, se i genitori hanno la doppia cittadinanza, i figli potranno essere cittadini italiani solo i genitori hanno vissuto due anni continuativi in Italia prima della nascita del figlio; in pratica tutti i figli di italo-americani e italo-canadesi non avranno la cittadinanza italiana, a meno che i genitori non abbiano vissuto in Italia – un decreto durissimo voluto dal governo Meloni, che avrà l’effetto di distruggere le nostre comunità di italiani all’estero. La cittadinanza non sarà quindi più trasferibile ai nipoti anche per tutti gli italiani che emigrano oggi e vanno a vivere all’estero, in sostanza nel giro di una generazione le nostre comunità all’estero andranno a scomparire.”

 

“Il decreto inoltre blocca le pratiche per il riconoscimento di cittadinanza per discendenza al 27 Marzo, salvando solo quelle presentate prima di questa data; solo grazie a un emendamento del Partito Democratico si è riusciti a salvare le pratiche di chi aveva già un appuntamento, il minimo che si potesse fare per evitare di passare come il solito paese di Pulcinella, dove si promette prima una cosa a persone che spendono migliaia di euro per ottenerla e poi si annulla tutto dicendo che semplicemente si era scherzato; adesso però le pratiche non potranno in sostanza più essere presentate se non da chi ha o aveva un nonno con cittadinanza esclusivamente italiana”.

 

“In aggiunta, il decreto impone il limite di un anno per registrare i figli appena nati altrimenti questi potrebbero perdere il diritto alla cittadinanza”, ha aggiunto Di Sanzo. “Lancio quindi un appello a tutti i giovani genitori che hanno avuto figli recentemente di registrarli il prima possibile. Chi ha figli minori e non ha ancora provveduto dovrà farlo entro il 31 maggio 2026 altrimenti i figli non saranno automaticamente cittadini italiani.”

 

“L’unica notizia positiva di questo provvedimento è la possibilità del riacquisto della cittadinanza per chi l’ha persa prima del 1992. Un risultato che fortemente rivendichiamo come Partito Democratico per il lavoro che abbiamo fatto su questo tema; io stesso ho presentato un disegno di legge per permettere il riacquisto della cittadinanza poco dopo esser stato eletto” – ha dichiarato l’On. Di Sanzo. “Il governo Meloni ha pero’ portato a un risultato a metà perche’ chi riacquista la cittadinanza non potra’ trasmetterla ai nipoti. Il riacquisto non era fondamentale solo per permettere di morire da italiano a chi era italiano, ma lo era anche per i loro figli e i loro nipoti, ma questo non sarà possibile.”

 

Durante il suo appassionato intervento in Aula contro le norme così restrittive sulla cittadinanza l’On. Di Sanzo si è rivolto alla maggioranza del governo Meloni: “Oggi è il giorno dell’inizio della fine di una eredità culturale, politica, storica delle nostre comunità all’estero – comunità che non capite come poter integrare nel sistema paese, comunità di cui avete paura e che non sapete come rendere partecipi, se non a parole quando andate a cercare il loro voto. Spero che gli italiani all’estero si ricordino il nome della presidente Giorgia Meloni – il nome di colei che ha decretato la fine delle nostre comunità. Noi invece, come Partito Democratico, crediamo in un’idea fondamentalmente diversa del mondo, in un mondo in cui l’esperienza internazionale dei nostri giovani è un valore e non demerito, in un mondo in cui si può essere cittadini di più paesi e costruire ponti tra l’Italia e l’estero” – ha concluso Di Sanzo.