Dal Texas un riconoscimento per Dallas in Prizzi: il documentario diretto dal regista siciliano Luca Vullo e prodotto dallo psichiatra americano Dave Atkinson, sull’esperienza di contaminazione culturale tra la Sicilia e il Texas, è stato premiato come Best Documentary Film al West Texas Film Festival di Odessa. La giuria della manifestazione cinematografica che ogni anno seleziona cortometraggi, documentari, lungometraggi, film d’animazione e sceneggiature con uno spirito pionieristico, di registi e produttori provenienti da ogni parte del mondo, ha scelto Dallas in Prizzi non solo per la bellezza artistica, ma anche per il messaggio di cooperazione che vuole trasmettere.
Il documentario, che ha avuto lo scopo di mandare un messaggio al mondo, ossia la necessita di lottare per valorizzare ogni aspetto culturale che arricchisce la Sicilia, sfruttando l’arte, la sua capacità di rafforzare legami, costruire fiducia e trasmettere cultura, racconta l’idea del giovane psichiatra americano che vive e lavora a Dallas di coinvolgere tre artisti texani molto conosciuti in America nella realizzazione di diverse opere di street art nel un piccolo comune del palermitano. Durante un viaggio in Sicilia nel 2015, Atkinson si è perdutamente innamorato dei siciliani, e ha deciso di ricambiare l’ospitalità ricevuta dai cittadini di Prizzi ideando nel 2016 un progetto che desse un input positivo alla Sicilia. Il progetto ha avuto una sua prosecuzione anche nella primavera del 2017, con la realizzazione di ulteriori opere di street art, sempre ad opera di artisti americani, oltre che a Prizzi, anche nella piccola borgata di Filaga e negli spazi del Cidma di Corleone, il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e del movimento Antimafia.
“La presentazione del film, nell’aula del Dipartimento delle Belle Arti di Odessa, ha destato una grande curiosità tra il pubblico – ha raccontato lo psichiatra Dave Atkinson di ritorno dalla manifestazione -. C’era la curiosità di sapere come la cittadina avesse accolto il progetto artistico raccontato dal documentario e lo stupore provocato dalle immagini che mostravano la bellezza di Prizzi, dei suoi riti e delle sue tradizioni. Ho ritirato il premio anche per Luca Vullo, che ha fatto uno splendido lavoro e che, assieme a Daniele Banzato, ha lavorato anche di notte per testimoniare questa grande esperienza sociale e artistica tra Dallas e Prizzi, immortalando gli scorci più suggestivi del piccolo centro dei Monti Sicani – ha concluso Atkinson -. È soprattutto al popolo di Prizzi che dedico questo risultato, perché merita questa menzione”.
“E’ il primo riconoscimento importante per il nostro progetto e arriva proprio dall’America che era il principale target del film – ha commentato Luca Vullo, documentarista, regista e produttore cinematografico da anni riconosciuto come ambasciatore della cultura siciliana nel mondo -. Il fatto che sia stata apprezzata la storia, la qualità del film e la bellezza di Prizzi e del territorio siciliano mi consente di dire che abbiamo raggiunto diversi obiettivi significativi”.
Il documentario
Dallas in Prizzi racconta il viaggio di un gruppo di artisti che partiti da Dallas, in Texas, hanno scelto Prizzi, il più alto e isolato paese della Sicilia, per realizzare 3 murales in omaggio alla comunità. Questo progetto creato dallo psichiatra americano Dave Atkinson ha lo scopo di valorizzare e rafforzare i valori di un meraviglioso paesino e del suo popolo al centro del mediterraneo. Gli americani, dopo lo shock socio-culturale, entreranno in profonda relazione con la gente di Prizzi comprendendo le loro frustrazioni politiche ed economiche e decideranno di superare lo scetticismo locale con la bellezza. I siciliani ripagheranno i “forestieri” con il calore e la grande accoglienza che li contraddistingue. Questo incontro tra la Sicilia e il Texas dimostra l’importanza dell’arte nel costruire la fiducia e le relazioni necessarie alla diffusione di una cultura.
(Fonte: Palermotoday)