È stato presentato oggi il 33° Rapporto dell’Istat – Rapporto Annuale 2025 – La situazione del Paese, che esamina i cambiamenti economici, demografici e sociali che hanno interessato il Paese nell’anno appena trascorso.
Continua il calo della popolazione residente e le famiglie diventano sempre più piccole: cresce il numero di persone che vivono da sole, aumentano le libere unioni, le famiglie monogenitore e quelle ricostituite, mentre si riduce la presenza dei nuclei familiari con figli.
Al 1° gennaio 2025, la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 934mila unità, in lieve diminuzione (-0,6 per mille) rispetto al 1° gennaio 2024. Prosegue il processo di decremento della popolazione, in atto dal 2014 e ormai strutturale.
Le immigrazioni dall’estero crescono rispetto al periodo pre-pandemico a causa dei flussi di cittadini stranieri (382mila, +1,0 per cento sul 2023).
Le emigrazioni verso l’estero hanno registrato un marcato aumento nel 2024, raggiungendo complessivamente 191 mila unità (+20,5 per cento sul 2023).
Tra queste, spiccano gli espatri dei cittadini italiani, che ammontano a 156 mila unità (+36,5 per cento).
Questo forte incremento comporta anche un cambiamento nella classifica delle destinazioni principali per gli espatri italiani, per anni guidata dal Regno Unito. Con il graduale esaurirsi dell’effetto Brexit, nel 2024 i flussi verso il territorio britannico scendono a 18 mila unità (11,9 per cento del totale espatri), superati da quelli verso la Germania (20 mila espatri, 12,8 per cento) e la Spagna (19 mila, 12,1 per cento).
Nel 2023 si è registrato un nuovo slancio degli espatri di giovani laureati, 21mila ragazzi tra 25 e 34 anni (+21,2 per cento sul 2022). I rientri in patria di giovani laureati sono contenuti, pari a 6mila unità, e in calo (-4,1 per cento sul 2022). Ne deriva una perdita netta di 16mila giovani risorse qualificate (97mila in 10 anni).