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Scoprirsi Italiani: i viaggi delle radici in Italia

L’Associazione AsSud (che ha fra le finalità statutarie lo studio dell’emigrazione e del rapporto fra migrazioni e territori di partenza e di arrivo, si veda a tal proposito il “Piccolo Festival delle Spartenze” fondato dall’Associazione nel 2016) ha istituito l’Osservatorio sulle Radici Italiane (ORI).

L’ORI sta lavorando da tempo al tema del turismo di ritorno e delle radici, attività che ha dato vita all’idea di una ricerca dal titolo “Scoprirsi Italiani: i viaggi delle radici in Italia.” in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). L’indagine, finalizzata a una pubblicazione, raccoglierà gli esiti empirici e teorici di un questionario  semistrutturato già messo a punto in 6 lingue (italiano, inglese, spagnolo, portoghese, francese, tedesco), che sarà somministrato a un campione esteso e stratificato di italiani all’estero e oriundi, residenti nelle aree  maggiormente interessate dall’emigrazione e dalla presenza italiana.

Gli studiosi che attualmente costituiscono l’Osservatorio sono Giuseppe Sommario, Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata.

Finalità del progetto di ricerca

Il progetto di ricerca intende porre rimedio a una duplice lacuna: la carenza di una riflessione teorica organica e multidisciplinare che permetta una lettura trasversale del fenomeno; la mancanza di una indagine quantitativa su scala internazionale che possa far conoscere meglio i protagonisti (effettivi e potenziali) dei viaggi di ritorno e delle radici. Sarà possibile quindi procedere poi con la
corretta interpretazione della complessità del fenomeno e delle sue interrelazioni con la cultura italiana.

Grazie al questionario (CLICCA QUI) ci si prefissa di: circoscrivere e comprendere il fenomeno del turismo di ritorno e delle radici; conoscere quanta sete d’Italia, di italianità e di italicità c’è nel mondo, quanto desiderio di sentirsi parte di un’unica Storia, quali sono le mete di arrivo, quali i luoghi di origine, che tipo di esperienza turistica si vorrebbe fare, quale si è fatta, che tipo di costi si è disposti a sostenere. La ricerca sarà inoltre accompagnata da approfondimenti qualitativi, interviste ad hoc e focus group. Fra l’altro, alla luce di quanto sta accadendo, un’indagine come questa che fotograferà il viaggiatore post-Covid può essere uno strumento essenziale per orientare azioni e politiche future, anche perchè proprio il turismo delle radici e di ritorno potrebbe assumere un ruolo ancora più importante nei viaggi del futuro. Del resto, questo è solo il primo passo, al quale ne seguiranno altri (monitoraggio, analisi di alcune iniziative) tesi a descrivere in modo sempre più esaustivo il turismo delle radici in Italia e le sue enormi possibilità.